giovedì 30 marzo 2017

La profezia di Padre Pio

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«Causa l’ingiustizia dilagante e l’abuso di potere, siamo giunti al compromesso col materialismo ateo, negatore dei diritti di Dio. Questo è il castigo preannunciato a Fatima…Tutti i sacerdoti che sostengono la possibilità di un dialogo coi negatori di Dio e coi poteri luciferini del mondo, sono ammattiti, hanno perduto la fede, non credono più nel Vangelo! Così facendo tradiscono la parola di Dio, perché Cristo venne a portare sulla terra perpetua alleanza solamente agli uomini di cuore, ma non si alleò cogli uomini assetati di potere e di dominio sui fratelli… Il gregge è disperso quando i pastori si alleano con i nemici della Verità di Cristo. Tutte le forme di potere fatte sorde al volere dell’autorità del cuore di Diosono lupi rapaci che rinnovano la passione di Cristo e fanno versare lacrime alla Madonna…» (Padre Pio)

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La Puglia è già la regione più prenotata per l’estate: Vieste tra le mete più gettonate

destinazionegargano.it

Secondo i dati di CaseVacanza.it il 53% delle prenotazioni già effettuate per l’estate 2017 si concentra su Puglia, Sardegna e Toscana. Il 10% delle prenotazioni arriva dall’estero. Il Salento si conferma regina assoluta delle destinazioni
Le vacanze sono una cosa seria, da programmare con attenzione e anche… con largo anticipo. Il trend dell’early booking sta prendendo sempre più piede nel nostro Paese: secondo i dati di CaseVacanza.it, sito leader in Italia per il settore degli affitti turistici, il 23% dei nostri connazionali ha già prenotato la casa vacanza per le ferie estive, scegliendo l’immobile in cui alloggiare con almeno 90 giorni in anticipo rispetto alla partenza.
Stando alle stime del portale, un italiano su due avrà già prenotato almeno due mesi prima del suo soggiorno. Una scelta, questa, che appare ancora più saggia se si guarda all’aumento della domanda proveniente dall’estero: le case vacanza italiane sono sempre più ambite dagli stranieri, tanto che il 10% delle prenotazioni effettuate a febbraio per la prossima stagione estiva arriva da loro, in primis dai tedeschi, soliti prenotare subito dopo Natale, seguiti dai francesi.
«La crescente popolarità delle case vacanza come alternativa agli hotel sta portando a un aumento costante della domanda, soprattutto per le località più gettonate nella stagione estiva – dichiara Francesco Lorenzani, Amministratore Delegato di Feries srl, proprietaria di CaseVacanza.it – Già ora nelle aree più richieste, come il Salento e la Sardegna, l’offerta stenta a coprire la mole di richieste che arrivano dagli utenti. Se tutto ciò non gioca a favore dei ritardatari o degli amanti del last minute, di certo questo scenario è promettente per chi sta pensando di sfruttare il proprio immobile affittandolo per brevi periodi. Quello delle case vacanza si conferma, quindi, un business in cui esiste ancora un margine di azione e di guadagno molto ampio».
Il 53% delle prenotazioni già effettuate per la prossima estate si è concentrato su tre regioni, la Puglia, la Sardegna e la Toscana. Guardando alle destinazioni più prenotate con largo anticipo, rispetto all’estate 2016 la Sicilia sta vivendo un importante aumento di interesse, passando dal settimo al quarto posto della top five, davanti all’Emilia Romagna.
Volendo scendere nel dettaglio delle prenotazioni effettuate sul portale per i tre mesi estivi di giugno, luglio e agosto, sono due località della provincia di Lecce a occupare le prime posizioni: si tratta di Porto Cesareo e Gallipoli. A seguire si trovano due località sarde, San Teodoro e Villasimius. Scorrendo la classifica compare Bellaria Igea Marina che, rispetto all’anno scorso, ha guadagnato popolarità superando addirittura la vicina Cattolica che, per l’estate 2016, era stata la seconda località più prenotata in anticipo.
Dall’analisi dei flussi turistici per questa estate sono emerse alcune curiosità: il 30% degli utenti che ha già prenotato è rimasto “fedele” alla meta in cui ha trascorso le vacanze estive del 2016; i gruppi più numerosi sono quelli meno previdenti, tanto che l’early booking appare come una prerogativa di chi viaggia al massimo in quattro persone e solo il 10% di chi ha già prenotato fa parte di un gruppo di oltre cinque componenti.
ilrestodelgargano.it
http://www.destinazionegargano.it/news.asp?opzione=2&idnews=1127#.WNy3L9SLSt8

L’ulivo più grande della Puglia? Si trova a Mattinata (FG) e ha 14 metri di circonferenza



Lo chiamano il Colosso ed è l’ulivo millenario forse più grande della Puglia e del Sud Italia. L’albero di cui parliamo si trova a Mattinata nell’uliveto di Pietro Prencipe e costituisce ormai per tutti gli amanti della natura e per tutti gli appassionati di ulivi, una sorta di monumento.

Il tronco ha una circonferenza di ben 14 metri. Il proprietario, Pietro Prencipe, agricoltore di 84 anni, ha detto che dal suo Colosso è riuscito a raccogliere anche fino a sette quintali di olive,Ma Colosso non è l’unico maestoso esemplare di ulivo millenario. A pochi metri di distanza si trova un altro ulivo dalle misure record: la sua circonferenza è di nove metri che diventa undici quando la misura viene presa alla ceppaia. In realtà le campagne di Mattinata di ulivi secolari e maestosi ne sono piene anche se è molto difficile stabilire con esattezza l’età delle piante che si trovano alla rinfusa perché derivano da olivi innestati. Alberi che sono pronti a diventare patrimonio dell’Unesco. Questo perché gli ulivi millenari non sono semplici piante ma sono una vera e propria arte naturale e, a loro modo, raccontano storia, cultura e tradizioni di un popolo.
L’ulivo più grande della Puglia? Si trova a Mattinata e ha 14 metri di circonferenza
fonte http://www.gabbianosulfaro.it/lulivo-piu-grande-della-puglia-si-trova-a-mattinata-e-ha-14-metri-di-circonferenza/




Come la Società Foggiana è diventata la mafia più brutale e sanguinosa d'Italia

Come la Società Foggiana è diventata la mafia più brutale e sanguinosa d'Italia

"Io sono un killer. Gli sparo in testa a quel bastardo, quel cornuto di Sanna. Mo gli devo accendere anche la macchina."
Angelo Sanna è l'ispettore capo della polizia mobile di Foggia, e il suo omicidio era stato pianificato nei minimi dettagli.
Questa frase, intercettata dagli uomini della DDA di Bari il 19 gennaio scorso, ha portato alfermo di otto esponenti del clan Moretti-Pellegrino-Lanza.
Ancora pochi giorni, spiegano gli inquirenti, e i sicari sarebbero entrati in azione.
Il piano omicida nei confronti di Sanna è solo uno degli ultimi tasselli di una lunga striscia di violenza composta da esecuzioni, sparatorie e attacchi dinamitardi.
Questo è il modus operandi della Società Foggiana, l'organizzazione criminale considerata come la più brutale in Italia. Una mafia che "da 35 anni a questa parte uccide e continua a uccidere," ma che sta diventando sempre più potente. E violenta.
Solo negli ultimi mesi - da settembre a oggi - si contano quattro uccisioni, sette tentati omicidi e una dozzina di pacchi bomba fatti detonare fuori dai negozi della città.
A fare le spese di questa nuova guerra mafiosa, molto spesso, sono anche comuni cittadini.
A metà novembre, per esempio, una bomba ha devastato uno storico negozio di calzature del centro. L'esplosione è stata così forte da svegliare l'intero quartiere nel cuore della notte. L'onda d'urto ha investito automobili e abitazioni vicine, mandando in frantumi vetri e finestre.
"La mafia di Foggia ha dei tratti di primitività che ricordano il gangsterismo americano dell'inizio dello scorso secolo."
E pensare che, fino all'anno scorso, sembrava che le 'batterie' - così vengono definiti i clan della Società Foggiana - avessero dato vita a una sorta di convivenza pacifica.
Poi però l'equilibrio si è rotto e, dopo il tentato omicidio di un esponente di spicco, la pax mafiosa si è definitivamente spezzata.
Oggi la tensione è cresciuta, e i foggiani temono il ripetersi dello spargimento di sangue che sconvolse la città nel 2003 — quando l'ondata di violenza provocò 40 omicidi in un anno.

Come è nata la Società Foggiana?

Gli storici di mafia fanno risalire l'origine della Società Foggiana a un giorno e un evento preciso: il 5 gennaio 1979, quando i principali esponenti criminali della zona si riunirononell'Hotel Florio, sulla statale che collega Foggia a San Severo.
Padrino dell'occasione era Raffaele Cutolo, mafioso napoletano e fondatore della Nuova Camorra Organizzata.
Arrivato nel Foggiano per scontare un soggiorno obbligato, Cutolo tenne loro una sorta di 'corso accelerato' sulle dinamiche della criminalità organizzata. Spiegò i riti di affiliazione, elencò i modi per arricchirsi facendo leva sul metodo mafioso. Il suo scopo era quello di espandere la sua sfera di influenza in Puglia e creare un nuovo polo mafioso. A boss e picciotti locali l'idea non dispiacque.
Nasceva così la Società Foggiana, un'organizzazione criminale strutturata gerarchicamente e composta da diverse batterie che fanno capo alle famiglie di riferimento.
Trisciuoglio, Sinesi-Francavilla e Moretti-Pellegrino-Lanza. Sono questi i cognomi più potenti della città, gli stessi che dallo scorso settembre sono tornati a darsi battaglia a colpi di agguati e vendette.
Uno scontro che ha già lasciato per strada una lunga striscia di sangue. L'ultimo episodio risale a poco più di un mese fa, quando il 47enne Rocco Dedda, personaggio ritenuto contiguo al clan Sinesi-Francavilla, viene freddato nel giardino di casa nel cuore del pomeriggio.

Storymap: Le ultime tappe della guerra di mafia della Società Foggiana.

La guerra di mafia tuttora in corso ha rotto un periodo di relativa calma che durava dal 2008, anno in cui si contarono due omicidi, numerosi agguati e sparatorie tra la folla.
"A Foggia guerra di mafia vuol dire guerra di leadership. Evidentemente, qualcuno è uscito dal carcere e ha voluto riaffermare la propria supremazia," spiega a VICE News il procuratore di Fermo Domenico Seccia, fino al 2013 attivo nel tribunale di Lucera, dove ha coordinato numerose inchieste sulla Società Foggiana.
"La mafia foggiana è caratterizzata da cicli. Inizialmente ci sono momenti di compattezza: all'interno dell'organizzazione si crea una pax mafiosa che permette di collaborare e gestire le enormi risorse economiche illecite. Poi, però, sorgono i rancori e iniziano le lotte al vertice."
"Da questo punto di vista," continua Seccia, "si può dire che la mafia di Foggia abbia dei tratti di primitività che ricordano il gangsterismo americano dell'inizio del secolo scorso."
Un'azione intimidatoria tra clan rivali della criminalità foggiana. [grab via Polizia di Stato]

Droga, usura e affari: così si arricchisce la Società Foggiana

Negli ultimi anni, però, l'aria è un po' cambiata. Gli inquirenti hanno iniziato a intravedere la nascita di uno spirito imprenditoriale, che ha fatto ipotizzare un'evoluzione della Società in una "mafia degli affari."
Un salto di qualità che gli ha permesso di accreditarsi anche agli occhi delle mafie piùmainstream, che ormai trattano i clan della Società come interlocutori privilegiati.
Nel 2010, per esempio, quando le stamperie di banconote false della Camorra furono smantellate dalle indagini della polizia, i vertici dei clan decisero di delocalizzare il business in Puglia.
I foggiani erano già 'uomini fidati' dei camorristi nel traffico di droga. Così, i boss di Casal di Principe non esitarono ad affidare loro la stampa di migliaia di 20 euro contraffatti.
Nel 2012, poi, l'operazione Baccus rivelò come i clan della piana fossero riusciti a infiltrare un altro importante settore dell'economica nazionale — quello vitivinicolo.
Due imprenditori del mondo del vino pugliese avevano proposto ai massimi esponenti della Società un affare: unire tutti i soldi raccolti tramite spaccio di droga, estorsioni e usura e ripulirli attraverso un'operazione commerciale con la compiacenza di un imprenditore di Ravenna.
Il cuore economico della Società Foggiana, tuttavia, rimane lo stesso da trent'anni a questa parte: le estorsioni.
Attraverso il racket, i clan provano a tenere sotto scacco l'intera città. Una circostanza che è valsa a Foggia un primato poco invidiabile: la città pugliese è stata per molti anni la capitale italiana delle estorsioni, prima di essere sorpassata da Pescara nel 2014.

Le province italiane per numero di estorsioni.

In proporzione al numero di abitanti, rapporto 1:100.000. Elaborazione su dati Istat.
Nella provincia dauna si contano in media 160 casi di estorsione all'anno — un numero altissimo in rapporto alla popolazione cittadina. E si tratta, molto probabilmente, di una stima verso il basso, visto che in città a denunciare il racket sono ancora in pochi.
L'omertà - sostengono i rappresentanti delle forze dell'ordine - è infatti la grande piaga di Foggia. Nel silenzio generale i clan si sentono più forti e continuano il loro lavoro indisturbati.
"Vedere costantemente soggetti che subiscono attentati dinamitardi dichiarare di non aver mai ricevuto minacce fa male, perché sicuramente quelle persone stanno mentendo," aveva dettoil procuratore generale di Bari Giuseppe Volpe all'indomani degli arresti di fine gennaio. "Vorrei dire alla città di Foggia che abbiamo bisogno di collaborazione, di dichiarazioni e di denunce."
L'atteggiamento del "far finta che vada tutto bene" non colpisce solo i singoli cittadini, ma anche le più alte sfere del potere politico-economico locale.
A lanciare questo allarme è stata la Direzione Nazionala Antimafia, che nella sua ultima relazione annuale - pubblicata a inizio mese - ha puntato il dito contro amministrazione locale e colletti bianchi.
[grab via]
"Va rilevato come la cortina di impenetrabilità che protegge la mafia foggiana è inspiegabilmente più fitta proprio attorno ai possibili legami tra la mafia foggiana e le istituzioni politico-amministrative," riporta la relazione.
"Se l'omertà del singolo cittadino risulta difficilmente condivisibile, assolutamente inaccettabile è un simile atteggiamento da parte di istituzioni pubbliche, la cui immagine e condotta si pone come esempio per la comunità."
A scatenare la frustrazione dell'autorità antimafia è stata, con tutta probabilità, la decisione del comune di Foggia di non costituirsi parte civile nel maxiprocesso 'Corona' nei confronti di alcuni tra i massimi esponenti della Società.
Secondo le associazioni locali, oltre a essere una prassi in tutti i processi di mafia, la presenza in prima linea dell'amministrazione sarebbe stato un importante segnale per la comunità.
Lo scorso ottobre il sindaco di Foggia Franco Landella (FI) aveva detto che la mancata costituzione a parte civile del comune era dovuta a "disguidi di carattere burocratico."
Molti commercianti si piegano, non denunciano e versano il denaro per restare al sicuro. Altri si ribellano, pagando spesso la propria scelta a caro prezzo.
Come i proprietari di una catena di negozi di prodotti per la casa la cui auto è stata crivellata di colpi di pistola lo scorso novembre, pochi giorni prima che una bomba esplodesse davanti a uno dei loro punti vendita.
Di fronte all'escalation di violenza e intimidazioni i foggiani hanno iniziato a reagire. Già alla fine del 2014 era nata la prima associazione antiracket di Foggia. Alcune settimane fa, invece, è partita una nuova iniziativa che punta ad aiutare uno dei settori più colpiti dai tentativi di estorsione: quello delle costruzioni.
"Al momento la Società Foggiana è l'unica industria che procura lavoro ai giovani."
La lotta tra mondo criminale e il mondo dell'edilizia non è cosa nuova. Nel novembre del 1992 Giovanni Panunzio, costruttore foggiano di spicco, veniva freddato da diversi colpi di pistola mentre viaggiava a bordo della sua auto. La sua 'colpa' - almeno per gli affiliati alla Società - era stata quella di aver denunciato con forza il racket delle estorsioni.
Al giorno d'oggi la situazione non è cambiata molto. A inizio dicembre, per esempio, al rientro a casa un costruttore foggiano ha trovato un pacco bomba sul pianerottolo.
Anche Gerardo Biancofiore, presidente dell'ANCE Foggia, l'associazione dei costruttori edili, ha conosciuto la criminalità da vicino.
"Anche io ho subito richieste di estorsione," racconta Biancofiore a VICE News. "Alcune persone pericolosissime si sono presentate in cantiere e non volevano che io lavorassi. Ho denunciato immediatamente e, non avendo dato un minimo di spago, questa gente è sparita."
Forte della sua esperienza, il presidente di ANCE, in collaborazione con la prefettura di Foggia, ha dato vita al Patto Antiracket, uno strumento per non lasciare più solo chi finisce vittima delle intimidazioni.
"Il problema dell'estorsione è sotto gli occhi di tutti," continua Biancofiore. "Io non lo nego come fanno altri, non faccio finta che qui vada tutto bene. Il segnale che vogliamo lanciare è molto chiaro: 'noi stiamo da questa parte, chi è ambiguo vada altrove'."
Chi conosce il fenomeno sa che la lotta alla Società Foggiana è appena iniziata. Per troppo tempo la sua minaccia è stata sottovalutata, credendo che si trattasse solo di piccola criminalità e chiudendo gli occhi davanti alla struttura organizzata che invece la sostiene.
"Occorre uno sforzo enorme che parta da una piena consapevolezza del fenomeno mafioso a Foggia," dice il PM Seccia. "È necessario togliere alla mafia foggiana il consenso criminale che riceve perché, al momento, è l'unica industria che procura lavoro ai giovani."

"Adesso bisogna prendersi carico del problema e ricorrere al più presto a un'azione adeguata," conclude Seccia.
fonte https://news.vice.com/it/article/societa-foggiana-mafia-italia

mercoledì 22 marzo 2017

Un lungo rapporto d'amore col Teatro.


 
Anna Laura d'Ecclesia. Classe 1997. Foggiana. Pur giovanissima, la sua vita sembra essere un lungo rapporto d'amore col Teatro. Come membro della Piccola compagnia impertinente e attrice del Teatro della Polvere di Foggia ha preso parte a tantissimi spettacoli, sia per adulti che per ragazzi. L'ultimo in ordine temporale "Wow - La danza orientale ai giorni nostri" (Regia di Natalia Bonanese), andato in scena a Febbraio scorso. Oltre alla passione per la recitazione, coltiva quella per la scrittura e la poesia, collezionando una serie di premi e riconoscimenti. Sabato prossimo, 25 marzo, alle ore 20.30 aprirà il calendario del "Premio SKantinato". E noi non vediamo l'ora di vederla!

Foggia - Lecce 3-0 Highlights


Zemanlandia


venerdì 17 marzo 2017

Donald Trump, vacanze in Puglia per il presidente USA. Trascinato da Ivanka…



Donald Trump in Puglia questa estate? A lanciare la bomba è Dominick Salvatore, docente di economia internazionale dell’Università Lum Jean Monnet. Lo ha detto a Casamassima dove ha tenuto una lectio magistralis per gli studenti di economia, dal titolo ‘Dove è diretta l’economia mondiale’. La notizia è già stata ripresa da Repubblica.
Il professore, più volte dato come possibile consulente economico del presidente degli Stati Uniti, annuncia: “Trump verrà qui quest’anno. Lo assicuro, la figlia è venuta qui due anni fa e ha detto che la Puglia era incredibile. Quando verrà? In estate, ma non posso dire dove” annuncia ridendo.
E a fare da apripista a The Donald in Puglia c’è stata Ivanka. La figlia prediletta del presidente degli Stati Uniti è stata in vacanza in Puglia a fine agosto 2015, al termine dell’estate che fu segnata dalla candidatura del padre alla guida della Casa Bianca. Tappe consuete, per la sua famiglia: soggiorno a Borgo Egnazia, un gelato a Polignano a Mare con l’immancabile scatto dal ponte, i trulli di Alberobello per una “date night” con il marito Jared Kushner – divenuto poi consigliere del presidente Trump – un’uscita al mare e un’altra in bicicletta, una passeggiata nel verde con i figli Theodore, Joseph e Arabella.
“Quality time”, dicono gli americani, e deve esserne valsa la pena se la stessa Ivanka ha consigliato la Puglia al padre. The Donald dovrebbe raggiungere la regione in estate non si sa ancora se solo o con la first lady Melania, ma di certo ha già avuto modo di apprezzarla, dato che ha voluto per sé una camicia firmata dal tarantino Angelo Inglese.

fonte http://www.immediato.net/2017/03/17/donald-trump-vacanze-in-puglia-per-il-presidente-usa-trascinato-da-ivanka/

giovedì 16 marzo 2017

POTENTISSIMA PREGHIERA PER OTTENERE UNA GRAZIA DA SAN PIO CON UNA TESTIMONIANZA CHE CI HA LASCIATI A BOCCA APERTA


Dopo che fu pubblicata su di un social con molti fedeli iscritti questa preghiera diventò virale ed arrivo a persone che una volta smarrita la fede fecero di tutto per non ritrovarla, cosi alla redazione arrivarono molti messaggi e testimonianze del potere che era racchiuso in quelle parole.
In questo articolo metteremo solo questa perché di suppliche che hanno visto l’intervento Divino ce ne sono moltissime, ma di piccoli miracoli che ci rifiutiamo di vedere…. di quelle non ne arrivano quasi mai e per noi sono importantissime.
” Ad ogni riga che leggevo allegavo una sonora bestemmia visto che avevo un’emicrania tremenda, leggevo a mente e bestemmiavo a voce fino a quando ho sentito un odore dolciastro dentro tutto il salotto che è il posto dove ho il mio computer, un odore quasi nauseabondo, un odore di cose dolcissime ma troppo troppo forte poi una mano sulla mia testa e il dolore che svaniva improvvisamente. Ovviamente voi “chiesaroli” parlerete subito di miracolo come sapete sempre fare, vi informo che non sono diventato ricco, che i mal di testa ancora li ho di tanto in tanto e che non sono diventato credente. L’unico miracolo successo però che da quel giorno ho smesso di bestemmiare, non ho mai detto ne pensato lontanamente di farlo “
Perché abbiamo voluto prendere questa testimonianza? Gesù cercava quelli poveri di spirito (pecorelle smarrite) e gli dimostrava la sua potenza ecco perché abbiamo scelto Matteo l’autore della testimonianza qui sopra della quale abbiamo estratto solo questo pezzo per noi fondamentale. Si rifiuta di credere anche quando una manifestazione gli si pone davanti più forte che mai e smette di bestemmiare all’istante, pur sostenendo di non credere nei miracoli forse perché quando uno chiede un miracolo, si aspetta sempre una guarigione immediata, una casa o la soluzione di problemi impossibili.
Senza capire che un miracolo non è altro che la manifestazione del volere del Signore e del disegno Divino che ha fatto per noi.
Ora Preghiamo e chiediamo una grazia al Santo:
io sono debole
ho bisogno del tuo aiuto, del tuo conforto,
Ti prego
fai la benedizione a tutta la gente,
ai miei amici, alla mia famiglia , anche me.
Manda la luce santa,
la luce di Dio per illuminare le nostre anime,
la nostra mente,
i nostri pensieri…
a chi posso rivolgermi se non a te?
So che intercedi sempre presso il Signore
per tutte le anime che sono in un periodo negativo,
chi ha una malattia
chi una delusione, uno sconforto terreno o spirituale,
tu sei lì
vicino a quell’anima
che brama un aiuto nella sua sofferenza.
Sono certo
che chi prega con fede,
anche se piccola come un granellino di sabbia
Tu per conto di Dio
puoi operare meraviglie.
E quelle meraviglie
sono nelle grazie
che Gesù e la Mamma nostra nei cieli
ci inviano dai loro Sacramenti Cuori
dal Loro Amore
dallo Spirito Santo che è in ognuno di noi
e che accoglie
tutto ciò che è buono per l’anima.
Padre Pio
cerco il tuo amore
la tua intercessione
per la grazia che ardentemente desidero (….)
Intercedi per me,
Dio può tutto
ed io confido nel Padre dei Cieli
nel Padre dei nostri cuori
perché attraverso di Te
sono sicuro della Grazia che
per tua intercessione mi otterrai.
Amen
fonte http://www.totalpost.it/potentissima-preghiera-per-ottenere-una-grazia-da-san-pio-con-una-testimonianza-che-ci-ha-lasciati-a-bocca-aperta/

Le Grotte Marine e la costa garganica



La costa del Gargano si presenta alta con innumerevoli cavità che sono dei veri prodigi di incanto e meraviglia. Il tratto più suggestivo è quello fra Vieste e Mattinata, 40 chilometri di scogliera alta e frastagliata orlata da verdissima macchia mediterranea. 
Lo spettacolo più suggestivo è offerto dalle innumerevoli e bellissime Grotte Marine erose nel corso dei millenni dal vento e dal mare dove un gioco diverso di luci e di colori le rendono uniche. 
Sono circa 26, tra cui spiccano per singolarità e bellezza: 
la Grotta Campana alta ben 47 metri e così denominata per la caratteristica forma campanulare. 
la Grotta dei Contrabbandieri in cui un piccolo cunicolo conduce ad una uscita secondaria che, secondo la tradizione, agevolava la fuga dei contrabbandieri che ivi trovavano rifugio. 
la Grotta delle Rondini al cui interno i volatili dimorano per l'intero anno ed intrecciano splendidi voli. 
la Grotta Sfondata così denominata perchè priva della parte superiore. Al suo interno, alzando lo sguardo, si possono ammirare radicati nella roccia folti pini che si specchiano nel blu intenso delle acque profonde. 
la Grotta due Occhi caratterizzata da due piccole aperture scavate nella rupe dal continuo infrangersi delle onde. 
la Grotta Smeralda in cui il mare, penetrando nelle molteplici insenature, crea variegati effetti di luce. 
la Grotta dei Pomodori sulle cui pareti sono avvinghiati molluschi rossi a forma di pomodoro. 
la Grotta delle Sirene dove secondo le credenze popolari un tempo dimoravano le sirene. 

Meritano attenzione anche: la Grotta dei Pipistrelli, la Grotta dei Colombi, la Grotta Viola, detta anche Grotta Calda, la Grotta dei Sogni, la Grotta del Faraone, la Grotta Tavolozza, la Grotta dei Marmi, la Grotta del Serpente.

I TALENTI DELLA NOSTRA TERRA

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I TALENTI DELLA NOSTRA TERRA
Permetteteci di fare un grande applauso ad Anna Laura d'Ecclesia, talento foggiano e membro della Compagnia del Teatro della Polvere, per aver scritto uno dei 4 spettacoli finalisti del "Premio Skantinato - Per il Teatro di Impegno Civile e Sociale".
Presto sapremo le date in cui i 4 spettacoli andranno in scena presso loSkantinato Cinquantotto Bibliocafè, e saremo pronti ad applaudirti e a darti tutto il nostro calore anche nella fase finale del Premio.
Nel frattempo c'è da dire solo una cosa...
Brava Anna Laura! 

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Siamo felici di annunciarvi che la giuria del "Premio Skantinato - Per il Teatro di Impegno Civile e Sociale" ha individuato i quattro spettacoli finalisti che passeranno alla fase finale del concorso. Si tratta di Anna Laura D'Ecclesia (Foggia), Lucia Amoruso (Trani), la compagnia Fabio Allegrini, Daniela Locuratolo e Marco Micunco (Bari) e la compagnia Ca.Ba.Pe. di Marco Terenzio Barbaro, Luigi Perna e Rita Catapano (Lucera). Nei prossimi giorni comunicheremo le date in cui quattro spettacoli finalisti andranno in scena al Bibliocafè Skantinato 58 e saranno valutati da giuria e pubblico per decretare il vincitore del Premio. Intanto ringraziamo la giuria e sopratutto i candidati che non sono passati alla fase finale. Perchè i loro lavori sono preziosi, le loro parole importanti. Grazie a tutti voi per il vostro impegno.

domenica 5 marzo 2017

A LUCERA C'E' LA STRADA PIÙ STRETTA D'EUROPA

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Forse non tutti lo sanno....
A LUCERA C'E' LA STRADA PIÙ STRETTA D'EUROPA
Con i suoi 45 centimetri di larghezza è considerata la strada più stretta d'Italia e d'Europa. Si tratta di «Vico Ciacianella», in pieno centro storico a Lucera, ad una ventina di metri dalla cattedrale. Un vicolo molto frequentato dai residenti del paese di Federico II anche perché è una specie di scorciatoia per raggiungere la piazza adiacente la chiesa madre. Un vicolo nato dopo la costruzione dei due palazzi che sorgono ai lati della strada: i proprietari degli edifici non si misero d'accordo sulla distanza tra le costruzioni e fecero sorgere i palazzi molto vicini.
Un vicolo molto conosciuto dai lucerini e, purtroppo, secondo i residenti della zona abbandonato all'incuria e al degradoi. Una stradina che risalirebbe alla fine dell'ottocento: e, stando ai racconti, dei più anziani il nome del vicolo deriverebbe proprio dal soprannome di una signora "Ciacianella" che viveva in una delle piccole abitazioni al piano terra che si trovano a ridosso della viuzza.

SIPONTO, NECROPOLI CAPPARELLI ( IV - V sec d.C.)

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SIPONTO, NECROPOLI CAPPARELLI ( IV - V sec d.C.)
Sull’antica via che da Arpi conduceva a Siponto, a poca distanza dalla romanica basilica di Santa Maria, in località Capparelli, si estende la necropoli rupestre paleocristiana, la più estesa e monumentale del Gargano. In quest’area di alcuni ettari, l’archeologo Silvio Ferri, scopritore delle famose “Stele Daunie”, riconosceva, nonostante le numerose trasformazioni subite nel tempo, la “Siponto grotticola”.
Il sito è segnalato per la prima volta come “grotte di Siponto” nella Platea della mensa arcivescovile sipontina del XVI secolo. Un primo rilievo topografico dell’intero complesso fu effettuato dallo studioso tedesco Keyserlingk negli anni ‘60 del secolo scorso, seguito, nel ’70, dal prof. Cristanziano Serrecchio, il quale eseguì la ricostruzione planimetrica di sei ipogei. Agli inizi degli anni ’90, il CentroRegionale Servizi Educativi e Culturali Manfredonia – FG 29, operò una ricognizione fotografica delle necropoli, degli eremi e delle chiese rupestri del Gargano meridionale (Manfredonia, Monte sant’Angelo e Mattinata), presentando cinque ipogei del sito Capparelli.
Tutti gli studi concordano sul fatto che la vasta zona cimiteriale ipogeica fu utilizzata già in epoca preromana e romana, adattandola di volta in volta fino a subire un notevole allargamento nel periodo paleocristiano (sec. IV –V d. C.). Si pensa, infatti, che i cristiani di Siponto, fin da quando la nuova fede approdò sul suo litoraneo, abbiano utilizzato come a Canosa, a Roma, a Napoli, la zona sepolcrale pagana preesistente, ampliandola e scavando nuove tombe sub divo.
Si fa osservare che, i due ampi piazzali intercomunicanti tra loro e antistanti ai vari ipogei sono la conseguenza dell’apertura di cave di tufi realizzate dal ‘700 in poi, pertanto si esclude una loro specifica funzione a scopo di culto esterno.
(fonti: Orlando Giuffreda )
https://www.facebook.com/Valorizzazione-E-Divulgazione-Patrimonio-Culturale-Della-Daunia-144884965676858/?pnref=story