lunedì 27 febbraio 2017

I grandi foggiani :Giuseppe Mineccia della GM LAB

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GM LAB si occupa di vendita e assistenza di pc e smartphone,stampanti e cartucce,componenti informatici e console e videogame. E' in grado di garantire, con tempestività, professionalità ed economicità qualsiasi tipo di intervento di manutenzione ed assistenza(anche a domicilio). Offriamo consulenze informatiche per privati,medie e grandi imprese,con lavori di grafica e siti web personalizzati secondo le richieste del cliente. Ci occupiamo di creazioni di reti Internet. Per i più appassionati,solo da noi potete trovare action figures e computer da gaming/workstation personalizzati. La caratteristica principale che ci contraddistingue è sicuramente l’affidabilità e la correttezza nello svolgere il nostro lavoro. Alla competenza professionale si aggiunge un’adeguata conoscenza ed esperienza. Il risultato è un’attività che interviene con serietà e professionalità garantendo affidabilità per tutti i suoi prodotti e tutti i suoi servizi.
I NOSTRI OBBIETTIVI
L’obbiettivo è la soddisfazione del cliente e la creazione fin dall’inizio, di un rapporto chiaro e sereno. Al centro del nostro impegno è il cliente che deve: − Disporre di una valida consulenza tecnica per la soluzione più idonea a ogni esigenza. − Essere sempre informato di come si svilupperà il lavoro. − Aver il miglior prodotto, frutto della continua ricerca dei migliori materiali reperibili sul mercato nazionale ed estero. − La sicurezza di un personale qualificato ed aggiornato su tutte le novità presenti sul mercato informatico.
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PROFILO SOCIETARIO 

Ragione sociale: GM LAB di Mineccia Giuseppe 

Sede legale: Via Lucera 95 L - 71121 Foggia

Telefono: 320 8322272

Partita IVA: 03988510719

E-mail : gmlabmineccia@gmail.com

https://www.facebook.com/gmlabmineccia/


 http://www.gmlabmineccia.com/

domenica 26 febbraio 2017

La Daunia

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La Daunia (in greco Δαυνία) è una subregione geografico-culturale della Puglia settentrionale corrispondente pressoché all'attuale Provincia di Foggia, di cui diviene denominazione non ufficiale. Comprendeva l'intero Tavoliere delle Puglie, il Gargano ed il Subappennino Dauno oltre ad alcuni altri centri attualmente all'interno dei confini di BasilicataMolise e Provincia di Barletta-Andria-Trani. Oggi confina con la parte sud-orientale del Molise e con la porzione irpina della provincia di Benevento. Anticamente, insieme alla Peucezia e alla Messapia, costituiva la Japigia o Apulia.

Trapezophoros con due grifoni che sbranano una cerva. Scultura dauna in marmo policromo (IV secolo a.C.). Rinvenuta ad Ascoli Satriano (FG) è considerata un'opera unica nel suo genere di cui non esistono precedenti analoghi.[1]
Le fonti antiche (ErodotoTucididePolibioVarroneFestoPlinio il VecchioNicandro) parlano della suddivisione della Puglia in Daunia, Peucezia e Messapia come effetto dell'insediamento degli Iapigi, mescolanza di Cretesi e Illiri, che avrebbero scacciato gli Ausoni (che, insieme con SabiniLucaniPeligniBruziCampaniEqui e Sanniti, abitavano il Meridione).
Tipico vaso di ceramica di manifattura dauna (550-400 a.C.).
A causa della sua posizione eccentrica rispetto alle colonie greche e differenziata dalle altre due regioni degliIapigi, la Daunia subì gli influssi della civiltà greca e della Magna Grecia solo a partire dalla fine del V e dall'inizio del IV secolo a.C.[2] L'ellenizzazione della Daunia fu accentuata da Alessandro il Molosso durante la sua permanenza in Italia.[3] Dopo la sconfitta di Alessandro il Molosso la Daunia subì una profonda oscizzazione ad opera dei Sanniti che scendevano dall'Appennino, tanto che una parte della regione perse buona parte della precedente cultura iapigia.[4] Infine influssi dalla Campania sono visibili dopo la penetrazione romana nella regione a partire dal 327.[5] Nonostante tutto, o forse proprio a causa di questi molteplici contatti, la Daunia riuscì a sviluppare una ricca cultura peculiare.

Reperti archeologici

Tra i reperti più significativi spiccano, oltre la ceramica subgeometrica, tipica di questa civiltà, senz'altro le famose stele daunie, lastre funebri antropomorfe scolpite dell'VIIIVI secolo a.C., trovate nella piana sud di Siponto, ad ArpiHerdonia e negli altri maggiori centri Dauni dal Gargano al Subappennino, ed oggi conservate per lo più nel Museo nazionale di Manfredonia. Rappresentano i defunti, fortemente stilizzati ed erano infisse verticalmente nel terreno, in corrispondenza delle sepolture di coloro che raffiguravano. Tra i simboli scolpiti sulle stele ricorre significativamente la svastica e il fiore della vita.
Tra gli altri reperti di rilievo è doveroso citare anche il Trapezophoros di Ascoli Satriano, una famosa scultura senza precedenti analoghi, in marmo policromo, raffigurante due grifoni che sbranano una cerva, esposta anche presso il Padiglione Italia durante l'Expo 2015[6].

Popolazione

I principali centri dauni erano Tiati (presso San Paolo di Civitate), Uria (presso il Lago di Varano), Casone (presso San Severo), LuceraMerinum (Vieste), Monte Saraceno (presso Mattinata), Siponto ( presso attuale Manfredonia), Coppa Nevigata, Cupola, Salapia (parzialmente in agro di Cerignola e Manfredonia), Arpi oArgyrippa o Argos Hippium (presso Foggia), Aecae (presso Troia), Vibinum (Bovino), Castelluccio dei SauriHerdonia (Ordona), Ausculum (Ascoli Satriano), Ripalta (presso Cerignola),Canusium (Canosa), MelfiForentum (Lavello) e Venusia (Venosa).

Daunia Arpitana o Francoprovenzale

Per Daunia Arpitana s'intende quell'isola linguistica della Daunia corrispondente ai comuni di Faeto e Celle di San Vito, due località che conservano lingua ecultura francoprovenzale, ivi importate dai gruppi insediati sul territorio in età angioina da Carlo I d'Angiò, al fine di ripopolare alcune zone del Subappennino Dauno, tra le quali anche Lucera (sede di una colonia saracena dai tempi di Federico II di Svevia, distrutta nei primi anni del XIV secolo), dopo aver fiaccato le ultime sacche di resistenza filo-sveva.

fonte https://it.wikipedia.org/wiki/Daunia

Spiaggia di ISOLA DI VARANO Isola Varano Comune ISCHITELLA (FG)

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Antichissima lingua di sabbia che ha causato la formazione del lago dividendolo dal mare, che va da Foce Varano sino alla confinante e omonima spiaggia di Cagnano Varano. Ospita la Riserva Statale Isola di Varano con una superficie di ha 154 fatta di pini e macchia mediterranea, mentre nella laguna si possono osservare tra gli altri volatili i cormorani, gli svassi, i piovanelli tridatti, i quattrocchi e gli smergi e nel bosco occhioni, silvie, cuculi, volpi, tassi e tartarughe. L’arenile, quasi del tutto privo di concessioni demaniali, è facilmente raggiungibile tramite la S. P. n. 41 attraverso numerosi ingressi segnalati, con un cancellato e un comodo sentiero pedonale. Esposta a Nord è dominata da venti settentrionali, ideali per chi ama veleggiare con il surf
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I t is a very ancient sandy strip, that have caused the formation of the lake, by separating it from the sea. It stretches from the Varano Mouth down to the Cagnano Varano beach. It houses the 154 ha wide Isola Varano State Reserve, an area of pine trees and Mediterranean vegetation. Habitat for a lot of birds and other animals, among these are: sea crows, grebes, goldeneyes , mergansers, in the wood stone-curlews, white throats, cuckoos, foxes, badgers and tortoises. A large part of the beach is not under State license, it can be easily reached through the provincial road 41, from it several service roads branch, signed by railings and paths. It faces north and northern winds, is ideal for surfers and for those, who love nature.

fonte Azienda di Promozione Turistica della Provincia di Foggia


Pasta favetta e cicoria con cicale

Pasta favetta e cicoria con cicale
Past amm'schet p' la favett, i cicorij e i cichel... un piatto della tradizione complementato dall'aggiunta delle cicale e la pasta mista. Pieno di profumi e di contrasti pronto ad esplodervi in bocca come una dinamite. Periodo meraviglioso per acquistare cicale e cicorie, per la cicoria vi consiglio quella dallo stelo lungo, privatela delle foglie piu' dure, incidetela in 4/6 parti nella base e sezionatela con le mani, dopo averla risciacquata dalla terra , lasciatela in acqua fredda per qualche minuto in maniera tale da rigenerarla. Cuocetela in un vaporiera capiente ma nell'acqua, scolatela. Aggiungete il cestello traforato nella vaporiera e cuocete per qualche minuto le cicale. Ora nella parte sottostante avrete dell'acqua sapida dei due ingredienti. In un tegamino soffriggete della cipolla , uno spicchio di aglio, del peperoncino, alloro. Unite le fave secche e copritele con l'acqua della vaporiera, portate a cottura ma evitate di disfarle, vi occorreranno all'incirca un 20' mn. Pulite una parte delle cicale dal carapace, la polpa aggiungetela a pezzi nelle fave, saltate in una padella con olio EVO e uno spicchio di aglio in camicia le cicorie. Nell' acqua della vaporiera cuocete la pasta mista, reperibile gia' confezionata o altrimenti e' arrivato il momento di far fuori dalla dispensa il misto di paste avanzate, a 3/4 di cottura scolate la pasta senza perdere l'acqua, mantecate con la crema di fave e cicale , unite una parte delle cicorie tagliuzzate e allungate con l'acqua di cottura mantenendo sempre una certa cremosita'. Terminate con un filo d'olio e impiattate come da foto.

Giuseppe Paglia

fonte http://www.destinazionegargano.it/elencoricette.asp?opzione=3&idricetta=117#.WLLtWNThCt8

mercoledì 22 febbraio 2017

Ambiente: scoperto in Parco Gargano fiore balcanico

 © ANSA

Un gruppo di sette ricercatori ha scoperto nel Parco nazionale del Gargano il primo esemplare italiano del fiore balcanico 'Lino elegante', a pochi chilometri da Monte Sant’Angelo. E' il primo ritrovamento in Italia dopo quello, nel dicembre scorso, della 'Orchidea Fantasma di Puglia'. Il nome scientifico del fiore è 'Linumelegans Sprunerex Boissiered' ed è una specie appartenente alla famiglia delle Linaceae caratterizzata da splendidi fiori gialli e da ghiandole scure alla base delle foglie. La scoperta è stata appena pubblicata su Phytotaxa, una delle più importanti riviste scientifiche del settore. A farla sono stati sette ricercatori delle Università di Perugia, Camerino (Macerata), Genova, Mainz (Germania) e del Ciheam di Bari coordinati dal botanico garganico di origini tedesche Robert Philipp Wagensommer. La presenza del 'Lino elegante' era nota finora soltanto nella penisola balcanica, precisamente in Grecia, Albania, Croazia, Macedonia, Montenegro, Serbia e Bulgaria.


fonte Ansa

domenica 19 febbraio 2017

Alla scoperta di Vieste e il Gargano


Gargano - i panorami più belli -



Il Gargano, noto anche come Sperone d'Italia è una subregione dell'Italia che coincide con l'omonimo promontorio montuoso che si estende nella parte settentrionale della Puglia e corrisponde alla parte orientale della Provincia di Foggia. È interamente circondato dal Mare Adriatico, tranne ad ovest, dove confina con il Tavoliere.

BAIA DELLE ZAGARE...IL GARGANO ... IL PARADISO


venerdì 17 febbraio 2017

ITALIA (Puglia: El Tacón de la Bota)


10 Days Exploring the Heel of Italy | Puglia, Italy 2016


The Mediterranean's Bluest Waters: Puglia, Italy | Condé Nast Traveler


Moments of Puglia


We are happy from Puglia - #WeAreinPuglia


Apulian Style - La Puglia al tempo della Pizzica.


La Puglia vissuta e raccontata da 8 Testimonial, 4 Tour Leader, 6 Special Guest. Dal Gargano al Salento.


La Puglia vissuta e raccontata da 8 Testimonial, 4 Tour Leader, 6 Special Guest.
Dal Gargano al Salento, passando da Magna Grecia, Murgia, Bari e Valle d'Itria, ecco le immagini più belle di questo fantastico viaggio alla scoperta della nostra amata Puglia con i ragazzi che hanno partecipato e superato le selezioni del progetto My Puglia Experience, attuato da Pugiapromozione in collaborazione con CTS.
Tanto il materiale prodotto durante questi giorni di esperienze pugliesi che potete trovare su tutti i nostri canali social. L'hashtag è sempre lo stesso: #MyPugliaExperience.

Ecco, invece, gli itinerari:
Borghi e Natura - Gargano con i testimonial Lavinia Trojanis e Dalia Sarnataro, guidati dalla tour leader Michela Mastrorocco. Special guest Domenico Sergio Antonacci.
Riti e Sapori - Bari e Valle d'Itria con i testimonial Patrizia Ciuferri e Gabriele Ferrara, guidati dalla tour leader Maria Cesaria Giordano. Special guest Raffaele Angelillo e Viola Piccininni.
Storia e Avventura - Magna Grecia e Murgia con i testimonial Ludovica Picci e Gaetano Vessichelli e Patrizia Ciuferri, tour leader Antonio Sabato. Special guest Filippo Colonna .
Mare e Barocco - Salento con i testimonial Giulia Botticelli, Luca Cipriani e Michela Mastrorocco, tour leader Gabriele Corradino. Special guest Carlo Cascione e Giovanni Lacorte.

I 7 borghi più belli sul mare della Puglia



Nelle prossime righe vi condurremo per mano fra i borghi marinari più caratteristici della Puglia. Dal Gargano alla costa ionica, passando per il Salento: questa è la nostra selezione di mete per l’estate. Avete già fatto le valigie?

Peschici
Noto come la Perla del Gargano, il borgo di Peschici sorge su una rupe carsica a picco sul mare. Il panorama migliore è dall’alto del suo Castello Normanno, incluso nella cerchia di mura antiche.
Fra il porto e il borgo troverete la spiaggia di Marina di Peschici. Nei dintorni del borgo, fate caso ai trabucchi, complessi sistemi di pesca fatti di pali, fili e carrucole.

Vieste
Il centro storico di Vieste è arroccato su una piccola penisola di roccia del Gargano. Fra le sue casette bianche spicca il profilo tozzo e scuro del suo castello. Più in basso, nella parte piana della penisola, ecco il quartiere moderno. Ai lati della lingua di terra, due baie con spiagge sabbiose e acque cristalline.

Mola
A metà via fra Polignano e Bari, ecco Mola. Anche il suo centro storico è cinto da mura e torrioni d’età medievale. A difesa dell’abitato anche il Castello Angioino, eretto nel Duecento per respingere le incursioni dei pirati. Vicoli intricati e pittoreschi vi condurranno fra le meraviglie del borgo.
Fra le tante feste estive di Mola, vi segnaliamo la Sagra del Polpo (inizio agosto): sul lungomare della cittadina potrete gustare i panini con il polpo alla brace.

Polignano a Mare
Il suo centro storico è un intreccio di forme arabe, bizantine, spagnole e normanne. Il borgo spicca su uno sperone roccioso a tu per tu con il mare, nel blu dipinto di blu – Polignano ha dato i natali al cantante Domenico Modugno. Entrate nella città vecchia dall’Arco della Porta e scoprite le sue vie e i suoi anfratti segreti. Il panorama più suggestivo? Quello di Lama Monachile.

Monopoli
Le antiche mura e il Castello Carlo V annunciano il borgo di Monopoli, famoso anche con il nome di città delle cento contrade. Cosa fare? Passeggiare sul lungomare affacciato sul porto. Perdersi nelle stradine del centro storico, fra i locali tipici e i negozietti dell’artigianato locale.
Nei dintorni, le calette e le spiagge e il belvedere della Loggia del Pilato, una terrazza naturale affacciata sull’entroterra pugliese. Da non perdere nemmeno il Giardino Botanico Lama degli Ulivi, con grotte, chiese rupestri e più di duemila specie vegetali mediterranee.

Otranto
Sulla punta più orientale d’Italia, nel bianco accecante della pietra viva di Otranto. Tratti saraceni e fascino orientale, il suo borgo racchiude tanti gioielli. Ve ne segnaliamo tre: il Castello Aragonese, la Cattedrale dell’Annunziata e la Chiesa di San Pietro. Non mancate nemmeno il giro dei bastioni e una passeggiata fra i vicoletti che puntano al mare. La spiaggia più bella di Otranto? Per noi è quella di Baia dei Turchi, una lingua di sabbia bianca immersa nel verde selvaggio della macchia mediterranea.

Gallipoli
Nella città vecchia si rincorrono i palazzi della nobiltà salentina e le chiese barocche; su tutte, domina la Cattedrale di Sant’Agata. Scendete le scale che uniscono il centro storico al porto turistico per raggiungere la Spiaggia della Purità, appena sotto la chiesa omonima; è libera e sempre affollata in estate.
Se cercate gli stabilimenti balneari, puntate verso uno dei due litorali di Gallipoli, a nord e a sud rispetto alla città.
fonte http://viaggiare.dimoredepoca.it/index.php/dimoredepoca/borghi-mare-puglia/