Il presidente brasiliano Jair Bolsonaro ha paragonato i passaporti vaccinali a un guinzaglio per cani, mentre la sua amministrazione si batte per impedire che la misura discriminatoria venga attuata a livello federale in Brasile.
Martedì scorso l’ex ufficiale dell’esercito ha detto ai giornalisti al Palácio do Planalto, a Brasília, che “preferirebbe morire” piuttosto che perdere la sua libertà.
“Abbiamo chiesto [all’autorità sanitaria]: perché il passaporto sanitario? Cos’è questo guinzaglio che vogliono mettere al popolo brasiliano? Dov’è la nostra libertà? Preferirei morire che perdere la mia libertà“, ha detto Bolsonaro.
A seguito dei commenti, il ministro della salute brasiliano Marcelo Queiroga ha confermato che l’amministrazione ha escluso la richiesta di un certificato di vaccinazione Covid-19 per i viaggiatori che entrano nel paese, dicendo ai giornalisti che “le persone non possono essere discriminate tra vaccinati e non vaccinati per imporre restrizioni“.
“A volte è meglio perdere la vita che la libertà“, ha aggiunto Queiroga.
L’autorità sanitaria nazionale, Anvisa, aveva raccomandato di richiedere la prova della vaccinazione ai viaggiatori stranieri negli aeroporti, con la Corte Suprema brasiliana che ha stabilito che il governo doveva definire la sua posizione questa settimana.
Annunciando la propria decisione di respingere i passaporti vaccinali Covid, l’amministrazione Bolsonaro ha comunque emanato una nuova norma per i viaggiatori non vaccinati, in vigore da sabato, perché osservino una quarantena di cinque giorni in un luogo di loro scelta, prima di sottoporsi a un test PCR.
Se il risultato del test è negativo, i viaggiatori non vaccinati possono poi “godersi il nostro grande Brasile”, ha detto Queiroga.
Fino ad ora, le autorità brasiliane dell’immigrazione avevano richiesto solo la prova di un test PCR negativo per entrare nel paese, senza obbligo di quarantena.
Il rifiuto federale dei passaporti vaccinali è stato complicato dallo stato di San Paolo, che aveva programmato l’attuazione dei passaporti vaccinali, con il governatore João Doria che, a partire dal 15 dicembre, richiede che i viaggiatori stranieri che arrivano negli aeroporti dello stato siano tenuti a mostrare la prova della vaccinazione.
I tre aeroporti principali di San Paolo ricevono attualmente i due terzi dei viaggiatori internazionali in entrata in Brasile, dando a Doria la possibilità di attuare un obbligo di passaporto vaccinale de facto per la maggior parte degli arrivi in Brasile, dopo che sono passati attraverso i controlli alla frontiera federale.
“Il Brasile non può diventare un paradiso turistico per i negazionisti. Il negazionismo in questo paese esiste solo nella mente di questo ministro [della salute] e del presidente“, ha detto Doria in risposta al rifiuto dell’amministrazione Bolsonaro dei passaporti vaccinali.
“Se entro il 15 dicembre il governo federale non adotta il passaporto vaccinale, San Paolo lo adotterà“, ha aggiunto.
Non è la prima resa dei conti tra Bolsonaro e Doria, il presidente l’anno scorso ha etichettato il governatore come “pazzo” per aver difeso l’idea dei vaccini obbligatori.
“Costringere la gente a sottoporsi ad un vaccino o dire che chi non lo prende non può ottenere un passaporto o avere un lavoro pubblico – questa è dittatura“, aveva detto il presidente brasiliano nel novembre 2020. “Chiunque difenda questo è un dittatore, o un falso dittatore che è disposto a fare affari sulla pelle degli altri“.
Nell’ottobre di quest’anno Bolsonaro, ex governatore di Rio de Janeiro, aveva anche annunciato che non si sarebbe vaccinato com il vaccino “contaminato da feti abortiti” perché ha già la “massima immunizzazione” dopo essere guarito dalla Covid-19 nel luglio 2020.
“Ho deciso di non fare assolutamente il vaccino. Sto vedendo nuovi studi … ho già la più alta immunizzazione. Dovrei vaccinarmi per cosa?“, ha chiesto. “Sarebbe la stessa cosa che giocare 10 dollari alla lotteria per vincerne 2. Non ha senso“.
“Per me, la libertà viene prima di tutto. Se un cittadino non vuole farsi vaccinare, è un suo diritto e la cosa finisce lì“, ha aggiunto Bolsonaro.
Nel settembre 2021, Bolsonaro era stato fotografato mentre mangiava una pizza in piedi su un marciapiede di New York, dove la prova della vaccinazione è richiesta per mangiare al chiuso. Era stato in città per l’assemblea generale delle Nazioni Unite.
Tim Jackson – LifeSiteNews – 10 dicembre 2021
Link: https://www.lifesitenews.com
Scelto e tradotto da Arrigo de Angeli per ComeDonChisciotte
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